Rivedo i tuoi occhi su cornici immaginarie, su archi nel cielo, dipinti d’inchiostro che sa di sangue e zucchero, di miele e carne, di caramelle e fumo.
Rivedo i tuoi occhi Lolita e mi crogiolo nel loro splendore ingenuo. Riassaporo la tua carne, mordo i tuoi fianchi e i tuoi piccoli seni.
Rivedo i tuoi occhi stanotte e rivedo quel tempo che rivoglio tra le mani.